Piscina in barca: idee e suggerimenti per completare il comfort a bordo

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Piscina in barca

Con l’approssimarsi dell’estate si risvegliano i porti, le barche private lasciate a riposo nel periodo invernale si riattivano per regalare giornate estive all’insegna del sole e del benessere, lontano dal caos delle spiagge. Godersi il mare su una barca o uno yacht è un’esperienza unica, che può essere completata da alcuni accessori di lusso: uno su tutti, una piscina a bordo. Scegliere fra un tuffo a bordo o in mezzo al mare è un privilegio che assicura un comfort senza eguali. In questa guida andiamo allora a vedere quali dovrebbero essere le principali caratteristiche di una piscina o minipiscina da installare a bordo di yacht e barche, dai materiali più indicati per resistere alle sollecitazioni esterne agli accessori e tecnologie che possono arricchire la struttura.

I materiali

Rispetto a una normale piscina, una destinata a una barca deve necessariamente disporre di alcune proprietà peculiari. Una piscina a bordo di un’imbarcazione si trova infatti nella condizione di dover fronteggiare l’azione congiunta del moto ondoso e degli agenti atmosferici. Da un lato, infatti, il movimento dell’acqua provoca delle oscillazioni che devono essere contenute, dall’altro la piscina è esposta in maniera pressoché costante alle intemperie atmosferiche: il vento, la pioggia, ma anche il calore eccessivo potrebbero effettuare un’azione corrosiva. In primo luogo, quindi, è necessario che il rivestimento esterno della piscina sia fortemente resistente agli sbalzi termici.

Piscine in EPS

Piscina in barca

Un materiale che risponde in maniera ottimale a questa esigenza è, ad esempio, il polistirene espanso sinterizzato (EPS). Si tratta di un materiale organico che viene trattato con processi di polimerizzazione, attraverso i quali si trasforma lo stirene in una molecola più complessa, il polistirene per l’appunto. L’EPS trova numerose applicazioni nell’edilizia moderna in quanto è di facile trasporto, leggero e atossico, senza contare che le sue proprietà non vengono alterate nel tempo.

Piscine in XPS

L’XPS è un materiale simile all’EPS, in quanto entrambi provengono dalla sostanza naturale dello stirene; la differenza è che l’XPS dispone di una struttura a celle chiuse che impedisce l’assorbimento dell’acqua e rende il materiale ideale per isolare gli ambienti umidi. Si capisce come, in ambito nautico, sia fondamentale poter contare su materiali in grado di adattarsi agli ambienti caratterizzati da un alto tasso di umidità. Di conseguenza, le piscine in XPS sono una soluzione commercialmente molto diffusa con funzione isolante, perfetta per rispondere alle sollecitazioni tipiche della navigazione.

L’installazione

Una volta conosciuti i migliori materiali da preferire per le piscine in ambito nautico, si deve considerare la questione dell’installazione. Questo aspetto è necessariamente legato al precedente, perché se si selezionano strutture dai materiali leggeri e di facile trasporto sarà più semplice procedere all’installazione. Il procedimento richiede comunque l’intervento di figure professionali in grado di effettuare la valutazione delle caratteristiche strutturali della barca e individuare la soluzione migliore.

Piscina

In generale, si può procedere all’installazione di piscine su barche e motoscafi scegliendo fra due tipi principali di strutture: quelle autoportanti dispongono di supporti autonomi che si possono saldare all’imbarcazione successivamente, quelle a incasso prevedono il fissaggio a una scocca già presente. In particolare, la struttura a incasso si distingue per il notevole impatto estetico e la possibilità di ricavare dello spazio in più attraverso l’impiego di una copertura calpestabile, da inserire quando la piscina non è in funzione (clicca qui per alcune idee sulla personalizzazione di piscine e minipiscine per barche con decorazioni e coperture calpestabili).

Sistemi di domotica in piscina

La domotica sta facendo passi da gigante e ormai trova svariate applicazioni in ambito nautico. Una piscina in barca può essere arricchita con diversi strumenti tecnologici con cui completare l’esperienza a bordo con ulteriori elementi di comfort. Una piscina su barca o motoscafo può essere integrata nel sistema di domotica a bordo per gestire una molteplicità di aspetti funzionali, tra cui:

  • il sistema di riscaldamento dell’acqua, grazie ad apposite pompe di calore in grado di controllare automaticamente la temperatura, che nei sistemi più avanzati può essere regolata direttamente dallo smartphone;
  • i valori chimici della piscina. Questa è una delle questioni più ostiche per chi possiede una piscina, tenere sotto controllo i parametri chimici dell’acqua è un impegno e soprattutto non è sempre facile riconoscere in tempo alcuni problemi. Le moderne tecnologie risolvono almeno parzialmente la questione grazie a semplici app scaricabili su smartphone che, collegandosi ad appositi sensori da collocare in piscina, possono fornire istruzioni su come procedere alla disinfezione e rilevare eventuali anomalie;
  • il sistema di filtrazione, attraverso l’impiego di alcune particolari pompe che possono collegarsi a smartphone o PC ed essere comandate tramite sistemi domotici;
  • illuminazione e funzione idromassaggio.

Insomma, le applicazioni della domotica in ambito nautico sono davvero molte e ad oggi l’ingegneria propone soluzioni d’avanguardia per realizzare strutture altamente sofisticate e tecnologiche capaci di offrire un’esperienza di autentico lusso a bordo.


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