Tutti gli uomini pazzi per la camicia bianca

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camicia biancaLo stile del presidente del Consiglio Matteo Renzi sta facendo da volano per i produttori di camicie bianche e i dati lo confermano. Nonostante la disapprovazione (non politica, ma del tutto stilistica) di un guru come Giorgio Armani, che qualche tempo fa gli aveva sconsigliato di insistere troppo sul tasto del giovanilismo, il premier non demorde affatto. Anzi, in quasi tutte le riprese video e le immagini che lo ritraggono compare con un look composto da comodi jeans e una camicia perfettamente “candeggiata”, di un bianco brillante, spesso con le maniche arrotolate fino all’avambraccio, nessuna cravatta e scarpe decisamente comode.

Si può leggere nel colore bianco una eloquente metafora di valori come forza, purezza, gioia, armonia – ma questo look anche perfetta espressione di ciò che non passa mai moda, di eleganza per tutte le età, impeccabile in tutte le occasioni (dall’impiegato, al manager, al diplomatico, al politico). Un vero passepartout, insomma, che infatti le donne hanno preso a prestito da tempo.

In realtà, si fa presto a dire “camicia bianca”, perché da sempre e oggi più che mai, i produttori specializzati in camicie da uomo di alta qualità si ingegnano per trovare stili sempre nuovi e diversi. E così, quando si sfogliano cataloghi come quelli di famose aziende come Aigle, Gant, Agho, Jack& Jones, Esprit, Bagutta, Nara, Delsiena, Ghirardelli, La Camiceria Italiana e Mastai Ferretti si parte dalla scelta del taglio, che può essere classico (diritto) o sagomato (anche detto aderente o sfincato o slim) oppure button down, con effetti ottici ben diversi a seconda del caso.

Alcune camicie nascono proprio concepite per quello stile comodo che gli anglosassoni chiamano turn-up sleeves, tanto amato anche da Barack Obama. Bisogna poi scegliere dettagli importantissimi come il tipo di colletto (può essere classico o sportivo, alla coreana, alla francese, all’italiana, staccabile ecc.), i bottoni e le asole, i polsini, l’eventuale tasca e/o pattina – e il monogramma ricamato per i veri intenditori. Dal punto di vista delle donne di casa o delle colf, inutile dirlo, le più comode di tutte, sono le camicie ‘no stiro’, considerato il fatto che il bianco obbliga a un frequentissimo cambio del capo – queste si possono indossare così come escono dall’asciugatura del bucato.


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