Jeck treatment: la nuova tendenza nella medicina estetica

Di
Jeck

Dall’unione fra i termini inglesi “jaw” mandibola e “neck” collo, fuoriesce l’espressione “jeck” ovvero la zona del corpo che invecchia sempre più precocemente. Più avanziamo con l’età e maggiore è la quantità di elastina, grasso e tessuto osseo che perdiamo. Dunque, la linea mandibolare diventa meno definita. In più, passare ore al giorno inclinati verso lo schermo del computer o cellulare con il mento verso il basso non aiuta certo nella prevenzione di questo invecchiamento fisiologico.

Jenni Middleton, responsabile beauty a WGSN, ha affermato in una sua recente intervista che è sempre maggiore la richiesta da parte di persone “comuni” di “ritocchini” della linea mandibolare e del collo, in particolare per l’area del “jeck”. Inizialmente, sostiene, era un pensiero secondario o un’aggiunta ad altre richieste di miglioramento del viso, ma dal 2019 il “jeck lift”, come lo definisce lei, è diventato uno dei trattamenti più richiesti da uomini e donne di tutte le età.

I possibili trattamenti per il Jeck

  1. I lifting con fili in PDO, il botox e i filler dermici sono tre delle possibili opzioni. Il primo, comporta l’inserimento di fili assorbibili nello strato sottocutaneo in anestesia locale. Questo metodo genera una produzione di collagene a lungo termine. Le iniezioni di botox rassodano invece la linea mandibolare e il collo utilizzandole lungo le fasce verticali dei muscoli nella parte bassa del viso. Ma, i più popolari sono i filler dinamici: iniettando con un ago dell’acido ialuronico nella pelle questo genera compattezza e riempimento. Gli effetti durano fino a tre anni per i fili in PDO, quattro mesi per il botox e 18 mesi per il filler.
  2. Un’altra opzione è l’energia a ultrasuoni: trasmessa agli strati profondi della pelle dell’area sottomandibolare, determina la contrazione dei muscoli. Allo stesso tempo incoraggia la produzione di collagene e quindi il miglioramento della resistenza cutanea. Altrettanto efficace è la laserterapia in cui, il calore dell’energia del laser, scioglie i grassi e contrae la pelle. Entrambi i trattamenti possono essere ripetuti nel corso di vari mesi.
  3. Un trattamento meno invasivo sono le maschere idratanti in tessuto che mirano a rassodare e liftare il doppio mento. Oppure la pratica di un tipo di yoga specifico per il viso, che ha lo scopo di tonificare e rinforzare i muscoli facciali massaggiandoli e creando una sorta di ipertrofia che “riempie”. Queste soluzioni non prevedono tempi di recupero e costi, ma ovviamente ci vorrà più tempo per vedere i risultati.

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