Impianti elettrici: le cose più importanti da sapere

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impianti elettrici

Un impianto elettrico è una componente fondamentale e indispensabile all’interno di qualsiasi abitazione. Esso, infatti, fornisce energia elettrica per alimentare dispositivi e apparecchiature essenziali nella quotidianità. Per garantire un funzionamento ottimale e sicuro, è necessario che l’impianto sia progettato con estrema attenzione alle specifiche strutturali della casa e alle esigenze degli abitanti. Proprio per questo, in genere gli impianti elettrici sono progettati su misura.

Il tipo di impianto elettrico

Scegliere il tipo di impianto elettrico è fondamentale per un ambiente domestico efficiente. Bisogna stabilire tutto in fase di progettazione, poiché cambiare idea successivamente comporta interventi piuttosto costosi. Aggiungere funzioni all’impianto elettrico, infatti, non è possibile senza intervenire su diversi aspetti, come: la mappatura e la creazione delle tracce per consentire il passaggio dei cavi; la chiusura delle tracce e il ripristino delle pareti; la disposizione dei tubi protettivi per i cavi, ecc. Oltre a tutto questo, bisognerebbe anche ricollegare tutti gli apparecchi ed effettuare il cablaggio delle  cassette di derivazione per impianti elettrici, ovvero gli appositi contenitori che distribuiscono la corrente agli interruttori ed alle prese. 

Verificare che l’impianto sia a norma

Per assicurarsi che l’impianto elettrico domestico sia sicuro, bisogna verificare la conformità alla normativa vigente, ovvero la Cei 64-8. Si tratta di una norma contenente le prescrizioni per progettare e realizzare un impianto elettrico e stabilisce alcune caratteristiche fondamentali. Ad esempio, prevede la protezione contro i cortocircuiti e le scosse, per prevenire gli incendi domestici; le messe a terra, ovvero dei sistemi di sicurezza per disperdere la tensione residua; i sistemi preventivi di sovracorrente, che proteggono il dispositivo quando la corrente supera un massimo prefissato; la presenza di dispositivi salvavita, in grado di arrestare il flusso di energia elettrica dal contatore. 

Quanto occorre rifare un impianto elettrico 

Un impianto elettrico dopo un determinato lasso di tempo deve essere rifatto in modo da evitare malfunzionamenti. In genere dopo 15 anni è prassi rifare completamente l’impianto elettrico in quanto viene considerato come “non più rispondente alle norme vigenti in materia di sicurezza”. Ovviamente ove si riscontrano solamente delle parti difformi o comunque non rispondenti alle norme di sicurezza, è sufficiente effettuare lavori di adeguamento relativi solo a quella parte. 

Eseguire i dovuti controlli almeno ogni 5 anni 

Per essere sicuri è sempre consigliabile far eseguire i controlli degli impianti elettrici da un esperto ogni 5 anni. In realtà non occorre rivolgersi a un esperto per ogni controllo. Un accorgimento che può essere effettuato anche da soli, infatti, è controllare in modo periodico l’interruttore differenziale premendo l’apposito trasto T”. Se tale tasto scatta e il flusso di corrente si interrompe significa che l’impianto funziona in modo regolare e che non ha problemi. Viceversa, se la corrente non si interrompe all’interno dell’edificio, allora occorre sostituirlo poiché significa che l’impianto elettrico non è protetto in modo adeguato. 

Scegliere solamente materiale avente il marchio CE

Quando si parla di impianti elettrici è fondamentale scegliere solo ed esclusivamente materiali aventi il marchio CE. Quest’ultimo, infatti, attesta la conformità dei prodotti alle disposizioni di legge dettate a livello europeo. In estrema sintesi, acquistare parti dell’impianto con il suddetto marchio è sinonimo di garanzia e di sicurezza, pertanto, è fortemente raccomandabile farlo, rivolgendosi a rivenditori seri e affidabili.


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