Il blush: 5 tecniche per applicarlo nel modo corretto
Di Serena Bertaina
Una volta si chiamava fard, oggi invece viene definito blush, ma il suo effetto non è cambiato. Si tratta di polveri che vanno dal rosa pallido al fucsia, fino al pesca. Una novità sono i peach gold che regalano al viso un colorito luminoso. È un errore pensare che esista solo una modalità di applicazione del blush. Passare un pennello di fard sulle guance non basta! Infatti, il modo in cui viene applicato cambia di molto il risultato finale.
Alcuni make-up artist professionisti hanno stilato una lista di 5 tecniche per applicare il blush in modo corretto:
- Effetto pomello: il modo più classico e naturale. La polvere viene posizionata sui pomelli a due dita di distanza dal naso e a due dita di distanza dall’occhio. Questo per creare lo stesso rossore causato da una corsetta!
- Tutt’uno con l’ombretto: estendere il blush fino alle tempie e alle palpebre facendolo diventare praticamente una cosa sola con l’ombretto.
- Effetto sunkissed: il look post-abbronzatura ricreato non con la terra ma con il fard. In questo caso, il blush va diffuso e miscelato con un bronzer o un illuminante e applicato su guance e naso.
- Come contouring: per scolpire gli zigomi il fard è un’ottima alternativa alle polveri. Per scolpirli, applicare su di essi il blush con piccoli cerchi del pennello dove di solito si mette l’illuminante.
- Effetto scottatura: replica un arrossamento intenso, come quello di una scottatura solare. Il blush va posizionato sulle guance, sotto gli occhi e con un tocco finale sul naso (per renderlo più naturale).
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