Anticoncezionali: perché è sempre più importante usarli? Le previsioni sul 2019

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I progressi della scienza hanno permesso nell’arco del tempo di sviluppare anticoncezionali sempre più efficaci. Alcuni totalmente privi di controindicazioni e altri, come la pillola contraccettiva, migliorati per quanto riguarda l’impatto sulla salute della donna che li assume. Tuttavia ancora oggi, nonostante le grandi campagne di informazione che coinvolgono non da ultimo anche le scuole, soprattutto per i più giovani ma non soltanto, gli anticoncezionali non sembrano essere valutati con le dovute attenzioni. Cerchiamo di fare il punto sulla situazione per cercare di capire cosa è possibile aspettarsi per il nuovo anno appena iniziato.

Gli anticoncezionali oggi, i più giovani e le fasce di popolazione meno informate

Secondo recenti dati statistici il 43,5% dei giovani di età compresa tra i 12 e 24 anni ha già avuto un rapporto completo. Da questi dati è immediata la consapevolezza di quanto si sia abbassata l’età media nel contesto degli approcci con la sessualità. Al di là della rilevanza dal punto di vista sociologico, e delle relative riflessioni e implicazioni che se ne possono dedurre dal punto di vista strettamente medico, questo potrebbe tradursi in un campanello d’allarme di non poco conto. Infatti, spesso, la giovane età coincide con un assenza di adeguata contraccezione. Cosa che può comportare un numero più elevato di gravidanze indesiderate e conseguente aumento degli aborti. Oltre che una sempre maggiore diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, fastidiose e alcune con conseguenze possibili anche sulla fertilità futura. Solo il 74,5% di questi giovani dichiara di prendere adeguate precauzioni per evitare la trasmissione di malattie. Invece si arriva al 92,9% tra chi si preoccupa delle gravidanze indesiderate e cerca di evitarle. Dati che tendono a calare vertiginosamente in fasce di popolazione con livello di istruzione medio-basso o bassissimo, con le conseguenze immaginabili. Per non parlare poi di chi non utilizza metodi contraccettivi per questioni di carattere religioso. In questo caso però, in genere, non sfociano in aborti ma non escludono il rischio di malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, dato preoccupante a dire poco, l’85% degli adolescenti pensa erroneamente che un’adeguata igiene personale permetta di evitare la trasmissione di malattie per via sessuale.

I metodi contraccettivi: spirali, preservativi e ormoni

L’arsenale di metodi anticoncezionali è ricco di numerosi strumenti, ma non tutti sono efficaci ad evitare i rischi connessi ad una mancata contraccezione. Ci sono i contraccettivi barriera tra i quali possiamo annoverare come il più sicuro, contro le gravidanze indesiderate e al contempo le malattie sessualmente trasmissibili compresa anche l’AIDS, il preservativo. Troviamo poi anche il diaframma ed il meno conosciuto e utilizzato preservativo femminile. A questo va aggiunta la spirale anticoncezionale, uno strumento forse meno conosciuto ma altrettanto efficace. Ci sono poi contraccettivi di carattere ormonale come la pillola anticoncezionale di carattere estroprogestinico, o la minipillola composta da soli progestinici. Esiste poi il cerotto contraccettivo e la spirale ormonale. Tra i contraccettivi di emergenza troviamo la pillola del giorno dopo che deve rappresentare però un’eccezione e non la regola, per ovvie implicazioni pratiche ma anche di carattere etico. Tra i contraccettivi impiantabili la più usata è la spirale nella variante al rame oltre a quella ormonale già citata. Ci sono poi contraccettivi chimici che in realtà vengono utilizzati in combinazione con altri (ad esempio con il diaframma) come gli spermicidi. Per concludere possiamo citare anche i metodi naturali come l’ogino-knaus, il metodo della temperatura basale o quello del coito interrotto, che assolutamente nulla possono contro le malattie sessualmente trasmissibili e spesso risultano fallimentari anche per le gravidanze indesiderate.

Cosa si rischia senza l’uso di contraccettivi

Senza l’utilizzazione di anticoncezionali i rischi che si corrono non sono di poco conto e hanno implicazioni pratiche, etiche oltre che conseguenze di vita e psicologiche notevoli che possono incidere sullo stato di salute psicofisico. Si parla infatti di gravidanze indesiderate, potenziali aborti procurati volontariamente e contrazione di malattie sessualmente trasmissibili tra cui citiamo anche il papilloma virus. Questo è responsabile dell’aumentato rischio di sviluppo del tumore al collo dell’utero. Il preservativo è statisticamente più efficace su entrambi i piani.


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