Il brand DSquared2, amato dai vip e dalla moda milanese

Di

DSquared2Hanno superato i 20 anni di attività i fratelli Dean e Dan Caten, i creatori di DSquared2, che continua a caratterizzarsi come uno dei brand più cool del mondo della moda, scelto da una lunga serie di cantanti, attori e anche calciatori.

Nati in Canada, di casa a Londra, creazioni made in Italy: è questa il segreto del successo di Dean e Dan Catenacci, ovvero i gemelli Caten che nel 1994, dopo una gavetta presso i più grandi atelier sartoriali italiani, hanno dato il via al brand DSquared2, che poco a poco ha saputo conquistare fette di mercato e consensi di pubblico. Merito anche delle intuizioni dei due fratelli, che hanno coniugato le loro radici con la cura dei dettagli e le tecniche più raffinate per capi di abbigliamento che sono sexy e chic allo stesso tempo, e che non a caso sono tra i preferiti dei vip di tutto il mondo.

Un lungo elenco di Vip. Ne sono esempio la partecipazione di Christina Aguilera alla sfilata nel 2005 (conclusa con la popstar che spoglia i modelli presenti sulla passarella) o di Rihanna alla Settimana della Moda di Milano nel 2007; ma i modelli DSquared2 sono stati scelti e indossati anche da altri personaggi dello showbiz, come Nicholas Cage, Justin Timberlake, Ricky Martin e Lenny Kravitz, mentre Madonna ha commissionato ai due gemelli oltre 150 abiti per il suo Drowned World Tour 2001 (oltre che per il video di “Don’t tell me”), Britney Spears e i Tokio Hotel hanno fatto lo stesso per il loro tour mondiale, rispettivamente The Circus Starring del 2009 e Welcome to Humanoid City Tour del 2010, e persino il super Barcellona di Guardiola e Messi ha indossato divise ufficiali firmate da Dean e Dan dal 2009 al 2011. Altrettanto ricco il book di top model che hanno sfilato in passerella con gli abiti DSquared2 dalla stagione autunno/inverno 2003-’04 (quando esordisce la collezione femminile del brand): nomi del calibro di Naomi Campbell, Gisele Bundchen, Karolina Kurkova, Eva Herzigova e Fernanda Tavares, ovvero alcune delle modelle più famose del mondo.

L’espansione continua. Nelle ultime settimane, il marchio italo-canadese si sta espandendo, a testimonianza del crescente successo commerciale (più 16 per cento di ricavi nel 2014) non solo degli abiti, ma anche di accessori, borse, scarpe, occhiali da sole (indossati da Mike Tyson e Jennifer Lopez, ad esempio) e montature di lenti da vista e profumi: a fine marzo ha aperto a Londra, nel quartiere Mayfair, il più grande flasghip store di DSquared2, che si sviluppa su 800 metri quadrati di superficie distribuiti su tre piani (e al successivo super party hanno partecipato tra gli altri Bryan Adams, Elizabeth Hurley e Lindsay Lohan), momento fondamentale perché il mercato inglese vale il 6% del fatturato totale del gruppo, e qualche giorno dopo è stato inaugurato il primo negozio a New York (a Soho, per la precisione), con una serata-evento a cui hanno preso parte celebrità, giornalisti e modelli, da Irina Shayk a Mary J. Blige, da Chanel Iman a Miguel Iglesias e Tyson Beckford. Non trascurato neanche l’aspetto collegato al commercio elettronico, con il brand Dsquared che è disponibile presso marketplace official reseller come ad esempio il celebre Yoox.com, Stylight, oppure ancora Susi.it.

Carattere e stile si riflettono nelle creazioni. Madonna, Rihanna, e poi aggiungiamo Tyson, Rita Ora, Ibrahimovic, Kanye West, Justin Bieber e George Clooney … nomi che sono un vanto per il brand, che quindi riesce ad accontentare i gusti di personalità sicuramente forti ed estrose (per così dire), dai caratteri spesso definiti come difficili.
Non è certo necessario essere così sopra le righe per apprezzare lo stile e la qualità degli abiti DSquared2, che conquistano per la combinazione di potenza e unicità nel design.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloStyle.it – Moda e tendenze supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009